Lukla, la porta dell'Everest, ha ufficialmente uno tra i
primi cinque aeroporti più pericolosi al mondo. La pista, lunga più o meno come
il corridoio di casa mia, è costruita tra una montagna e un precipizio vertiginoso.
Non c’è lo spazio sufficiente per frenare durante l’atterraggio, quindi per
evitare che gli aerei si schiantino sulla montagna la pista è stata fatta... in salita! Al
ritorno l'aereo non decolla, ma semplicemente cade nel burrone e poi (non
sempre) plana. Possono arrivarci solo piccoli bimotori a 14 posti, con piloti
che hanno un addestramento speciale: quello di recitare il rosario più
velocemente di tutti gli altri. Quando vedo la cloche rappezzata con il
nastro adesivo anch'io divento velocissimo. Si vola solo con visibilità
ottima. Sfioriamo le montagne a pochi metri, mentre due hostess gentilissime e
pallidissime offrono caramelle e rosari per distrarci dalla morte
imminente. Io penso a mia cugina Ilaria che ha paura degli
aerei e rido. E comunque prendere il taxi a Kathmandu è MOLTO più pericoloso.
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(foto di Lachlan Jones) |
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