lunedì 20 ottobre 2014

Lukla, ovvero “il luogo con molte capre e pecore dove si muore volando”

Lukla, la porta dell'Everest, ha ufficialmente uno tra i primi cinque aeroporti più pericolosi al mondo. La pista, lunga più o meno come il corridoio di casa mia, è costruita tra una montagna e un precipizio vertiginoso. Non c’è lo spazio sufficiente per frenare durante l’atterraggio, quindi per evitare che gli aerei si schiantino sulla montagna la pista è stata fatta... in salita! Al ritorno l'aereo non decolla, ma semplicemente cade nel burrone e poi (non sempre) plana. Possono arrivarci solo piccoli bimotori a 14 posti, con piloti che hanno un addestramento speciale: quello di recitare il rosario più velocemente di tutti gli altri. Quando vedo la cloche rappezzata con il nastro adesivo anch'io divento velocissimo. Si vola solo con visibilità ottima. Sfioriamo le montagne a pochi metri, mentre due hostess gentilissime e pallidissime offrono caramelle e rosari per distrarci dalla morte imminente. Io penso a mia cugina Ilaria che ha paura degli aerei e rido. E comunque prendere il taxi a Kathmandu è MOLTO più pericoloso.

(foto di Lachlan Jones)
Intanto godetevi questo, sarà più o meno il mio itinerario: http://www.youtube.com/watch?v=t1-vTt_eI-w . Immaginatevelo con il sole e lunghe file di yak che camminano sui sentieri innevati. 

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