Quando ero in Nepal ho fatto un sogno: ero nella stazione ferroviaria
di Bangkok e una voce mi diceva che lì avrei fatto un incontro importante. Ricordo
che mi svegliai scosso, era il primo sogno del genere che facevo e mi parve
insolitamente vivido.
Decido quindi di
tornare a Bangkok in treno. Mettendoci tre giorni per un viaggio di tre ore. Mi
spiego: da Cebu potrei prendere un volo diretto per la Thailandia e via.
Invece atterro di notte a Manila, all’alba mi infilo in un aereo per Kuala
Lumpur in Malesia, da qui aspetto tutta la giornata fino a salire su un treno che
in due giorni mi porterà a Bangkok. Il tutto con i punti freschi sulla ferita e
una stanchezza abissale, strizzato tra ciccioni che manca poco e mi si siedono
sulle ginocchia. E pensare che il dottore mi ha ordinato
assoluto riposo.
In nessun momento penso che potrei prendere l’aereo per
Bangkok, tre ore di volo, e dopo andare tranquillamente in stazione. Troppo
facile. E poi la vita mi piace così, con lo scambio sui binari che scatta
all'ultimo momento, rivelando nuove destinazioni. O la stessa, ma
diversa perchè diverso è il modo di arrivarci.
Detta in termini meno romantici: sono un idiota.
Detta in termini meno romantici: sono un idiota.
Ogni binario, un viaggio |
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