venerdì 9 gennaio 2015

Malesia: bisogna sempre inseguire i sogni, ma in cuccetta


Quando ero in Nepal ho fatto un sogno: ero nella stazione ferroviaria di Bangkok e una voce mi diceva che lì avrei fatto un incontro importante. Ricordo che mi svegliai scosso, era il primo sogno del genere che facevo e mi parve insolitamente vivido.  
Decido quindi di tornare a Bangkok in treno. Mettendoci tre giorni per un viaggio di tre ore. Mi spiego: da Cebu potrei prendere un volo diretto per la Thailandia e via. Invece atterro di notte a Manila, all’alba mi infilo in un aereo per Kuala Lumpur in Malesia, da qui aspetto tutta la giornata fino a salire su un treno che in due giorni mi porterà a Bangkok. Il tutto con i punti freschi sulla ferita e una stanchezza abissale, strizzato tra ciccioni che manca poco e mi si siedono sulle ginocchia. E pensare che il dottore mi ha ordinato assoluto riposo.
In nessun momento penso che potrei prendere l’aereo per Bangkok, tre ore di volo, e dopo andare tranquillamente in stazione. Troppo facile. E poi la vita mi piace così, con lo scambio sui binari che scatta all'ultimo momento, rivelando nuove destinazioni. O la stessa, ma diversa perchè diverso è il modo di arrivarci. 
Detta in termini meno romantici: sono un idiota.
 
Ogni binario, un viaggio


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