domenica 19 ottobre 2014

Money is money, monkey is monkey

In Nepal le banconote hanno un colore simile per tutti i tagli. In più hanno il retro uguale. In più sono stampate con uno speciale inchiostro che sbiadisce dopo massimo un paio di giorni, rendendole assolutamente indistinguibili una dall’altra. Se la banconota è appena uscita dalla Zecca di Stato puoi sempre orientarti con la forma delle corna del bovide rappresentato, ma se non sei zoologo è facile che finisca per pagare tutto doppio.


Domani all’alba si parte per l’Himalaya. Alle sette e mezzo ritiro le rupie che mi servono da un bancomat, pare che l’Himalaya sia sprovvista. Il primo tentativo va a vuoto. Sorrido al guasto tecnico e provo alla macchina accanto. Non va. In fondo sono in Nepal, mica sulla Rambla. Sorrido di nuovo, meno sicuro. Il terzo non va. Sorrido nervosamente e provo sia la carta italiana che quella spagnola. Il quarto non va. Sudo freddo, il sorriso mi si gela sul viso. Rimane un quinto e ultimo bancomat in città.
Mi avvicino stringendo i denti.
E affidandomi alle 124 divinità del pantheon indù.
Non va.
Almeno noi abbiamo un solo Dio, a bestemmiare si fa meno fatica.
Devo ancora pagare sette notti di albergo, comprare del materiale di montagna, senza contare i soldi che servono sull'Himalaya. Ho in tasca rupie sufficiente per un caffé. Senza zucchero. Domani alle cinque di mattina devo essere in aeroporto con gli altri.
Chiamo l’help line della Visa. Sono gentili e professionali. Mi dicono che a loro non risulta, e comunque devo fare riferimento alla banca del controcorrente associato. Li mando a fare in culo un attimo prima che cada la linea.
Chiamo la banca italiana, grazie al fuso orario la trovo aperta. Sono gentili e professionali. Mi spiegano che hanno bloccato il mio conto per le norme anti-riciclaggio, ma non c’è problema: domani passo in filiale, firmo un foglietto e tutto torna a posto. Li mando a fare in culo prima che finiscano la frase.
Chiamo la banca spagnola. Sono gentili e professionali. Scopro che il mio limite di prelievo è 200 euro al giorno. Che in Nepal magari va bene, ma in Svizzera ci fai appena colazione. Li mando a fare in culo dopo che mi aumentano il tetto massimo.
Uscito ancora nervoso dal phone center una signora occidentale mi ferma, affannata. Ci metto qualche secondo a capire che mi sta chiedendo dove ho comprato la tunica che ho addosso. Indovinate in che momento la mando a fare in culo, quella scimmia?

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