L'Himalaya
è una successione di
yak, ponti
sospesi, bandierine colorate e picchi altissimi che ti fanno venire il
torcicollo. Il ciclone dell'India di due settimane fa ha fatto di tutto: due
metri di neve in poche ore sopra i 5000 metri, il campo base dell’Everest evacuato
in fretta e furia con gli elicotteri, valanghe sulla valle del Gokyo, feriti,
tutti e tre i passi impraticabili, villaggi isolati e compagnia a briscola.
Lasciando a noi, adesso, delle montagne ammantate di candida e splendida neve.
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(foto di Lachlan Jones) |
Tengbouche. I miei 40 anni non potevano capitare in un posto migliore. Un piccolo ma confortevole tea house, la stupa, uno
splendido monastero buddista e... una bakery,
dove ho ordinato la mia torta di compleanno con la scritta "tanti
auguri" in nepalese, con tanto di candeline! Camera con vista
sull'Everest, montagne innevate e rosse al tramonto tutte intorno, il dal bhat più buono finora provato,
stelle cadenti, gli yak sotto la
finestra a cantarmi la ninna nanna: cos'altro desiderare?
In questi primi quarant'anni ho fatto un sacco di esperienze belle,
conosciuto un sacco di persone belle. Nei prossimi quaranta farò il bis. È tutto qua. Così
semplice.
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