Già, il panorama. Prima passiamo da una specie di laguna fatta da un sacco di isolette verdeggianti. Poi in mezzo a dei cocuzzoli isolati in mezzo alle distese di risaie: ripidissimi, dalle pendici praticamente verticali, grigio scuro, con degli alberi che in barba a tutte le leggi della botanica e della gravità crescono sui precipizi. Le guardo e penso: chissà come sarebbe scalarle. Poi di nuovo lo stradone rosso e polveroso.
Ancora non ho capito se è un lago o il fiume che fa il giro lungo |
Queste colline spuntano dal nulla, isolate, verticali |
Incrocio una strada che porta al confine con
il Vietnam, la seguo. Mi piacciono
le zone di frontiera. Poco a poco i girini ubriachi che compongono
l'alfabeto lao lasciano il posto ai caratteri latini. Camion piene di merci
illegali passano rombando. Le case si diradano. Arrivati quasi sul confine
lascio riposare Tony e decido di concedermi una passeggiata sul bosco, magari
trovo qualche contrabbandiere che mi vende del lao-lao. La misericordiosa mano del Signore però ferma i miei passi mentre scendo dalla sella. Mi torna in mente un trafiletto letto di sfuggita qualche giorno fa, sulle mine.
Il Laos è stato il paese più
bombardato dell'umanità. Pur essendosi dichiarato neutrale ha avuto il più alto
numero di bombe pro-capite di tutta la storia. Tutto questo è avvenuto negli anni '70, durante la cosiddetta secret war, che nessuno conosce perchè a differenza di Vietnam o Cambogia nessun regista ci ha ancora fatto un film. Magari perchè gli USA non hanno mai ammesso ufficialmente le proprie responsabilità.
Gli yankee rasero al suolo il Laos, letteralmente, cercando di interrompere il famoso "corridoio di Ho Chi
Min". Hanno lanciato qui più bombe di quelle che
sono state sganciate sull'intera Europa durante l'intera seconda guerra
mondiale. Su un paese neutrale.
Per non parlare degli UXO, ordigni bellici non esplosi. Ci sono milioni di mine anti-uomo al confine con il Vietnam. Costa troppo cercarle e
disinnescarle, quindi rimarranno qui per sempre, tra i campi e le montagne. E ogni
giorno qualche contadino lao muore dilaniato mentre zappa la terra o porta
al pascolo le capre. Bella, la guerra.
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