giovedì 11 dicembre 2014

Uno splendido quarantenne

Prima dell'arrivo in città noto un piccolo cartello: Green Climbers Home. Cosa avevo pensato in mattinata, guardando le bizzarre montagne grigie? Chissà come sarebbe scalarle. E l'universo mi ha letto nella mente. Mi metto d'accordo con un simpatico tedesco e faccio tre ore di free climbing, su una meravigliosa roccia calcarea color cenere, con la foresta sotto di me. Era dal 1991 che non scalavo seriamente, e mi accorgo di essere ancora agile e audace. 
Sì, sono uno splendido quarantenne. 

Questo il panorama che si vede dalla parete di roccia!

Per i palermitani: sulla strada di ritorno ho sentito un odore inconfondibile venire da una griglia all'aperto. I miei occhi non volevano crederci, ma il mio stomaco non ci ha pensato due volte e ha ordinato mezzo chilo di stigghioleLe peggiori stigghiole della mia vita, ma vuoi mettere il brivido di avere preso l'epatite? 
Pochi chilometri e sono di nuovo nella tranquilla Tha Khaek, lascio Tony a miss Wang Wang che mi accoglie con mille salamelecchi, forse temendo che irrompessi nella piazza e sfasciassi tutto. Ma il Loop è ormai alle mie spalle e la giornata volge al termine, la luce crepuscolare addolcisce tutto. Mi godo un tramonto sul Mekong e una piccantissima zuppa di solo-dio-sa-cosa, insieme a una simpatica quanto improbabile coppia tedeco-cilena che avevo incontrato qualche giorno fa.
Domani si parte verso il sud!

Un tuk-tuk non motorizzato
Come tutte le sere Tha Khaek lungo il fiume si anima
Spero che il solo-dio-sa-cosa non venga dal banchetto accanto

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