Passo la frontiera.
L’ufficiale in divisa mi
chiede 20 dollari, io so perfettamente che ce ne vogliono 10. Che faccio, non
glieli do? Mi metto a discutere? Lo capisco subito, prima ancora di entrare nel loro paese, che i khmer (cambogiani) non hanno
nulla a che vedere con i lao. Hanno perso l’innocenza, come noi europei. Un pickup mi porta verso la prima città, a un paio d'ore dal confine.
Persone
sovrappeso, occhiali, cartelloni pubblicitari,
acconciature, donne con i pantaloni: è incredibile come ciò che
consideravo “normalità”, e che ritrovo qui, è stato cancellato nella mia testa da
tre settimane in Laos. Ed è incredibile non
trovare più lo sticky rice.
Ora che ci penso: non mangio cibo industriale
da due mesi. Mi farà male?
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Sarà sicuramente comodo, ma da noi non avrebbe successo |
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Bisogna ammettere che le macchie di unto si vedono pochissimo |
Mi guardo intorno e mi faccio subito un paio di domande.
1) Perchè le donne vanno
tutte con degli ampi, goffi pigiamoni colorati? Sembra di essere in un grande pigiama party permanente.
2) Il dollaro USA è la moneta corrente insieme a
quella nazionale, il riel. Tu
vai al bancomat e puoi ritirare direttamente dollari. Perchè non si può fare lo
stesso da noi con l’euro e le monete locali europee?
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Yeak Laom e la giungla intorno |
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Ragazzini inconsapevoli del mistero oscuro che nasconde il lago |
A Ban Lung io e Nicolet facciamo amicizia con
Madeleine. Francese, ovviamente. Ma ce ne sono così tanti solo perchè queste
sono loro ex-colonie? Ci saranno frotte di turisti italiani anche in Somalia o
in Etiopia?
Nel pomeriggio andiamo in moto fino al grande lago vulcanico
di Yeak Laom. Quasi un chilometro di diametro. Mi ci butto senza pensarci.
Mentre le due donne sguazzano sulla piattaforma di legno, io inizio a nuotare a lente
bracciate. Sono mesi che non nuoto. Assaporo il silenzio che si fa sempre più
profondo man mano che mi avvicino al centro. L’acqua nera e densa mi scivola
addosso. La giungla mi scruta silenziosa e attenta dalle rive. Sotto di me
milioni di anni e un cratere che eruttava lava e fumi neri. Penso ai segreti nascosti
sotto il fango vulcanico, ricordi di esseri lontani, primi vagiti di un mondo
buio e tutto ancora da inventare.
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Un buon motivo per diventare vegani (foto di Laura Jakubowitz) |
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I semi del loto si mangiano (foto di Laura Jakubowitz) |
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Thermos naturali (foto di Laura Jakubowitz) |
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La cella frigorifera era rotta (foto di Laura Jakubowitz) |
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Chi vuole una bambina alla piastra? (foto di Laura Jakubowitz) |
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