Fucile artigianale akha |
Al villaggio di etnia Akha ci aspetta la nostra capanna di paglia e bambù. Ci aspettano anche una sessantina di galli, schierati e impettiti e pronti al concerto notturno, il cielo li stramaledica. Mi innervosisco. Mi viene in aiuto il lao-lao, generosamente fornito da un simpatico akha che ne ha già in corpo diversi litri. Alla fine di una cena che suppongo ottima, se solo mi ricordassi cosa ho mangiato, non finiamo sotto il tavolo unicamente perchè non c'è nessun tavolo. Fatto sta che io canto La vie en rose meglio di Coralie.
A quel punto qualcuno ci offre un massaggio lao, fa parte del cerimoniale di benvenuto. Me lo propone una ragazza graziosissima e dalla voce dolce. Annebbiato dal lao-lao accetto. La giovane gazzella si fa da parte e si dirige sorridendo verso Coralie, mentre dietro di lei compare una cicciona dallo sguardo truce. Vengo picchiato (non ci sono altri termini per descrivere l'esperienza) dalla cicciona, che mi salta sulla schiena e cerca di rompermi le vertebre con grande zelo. Sono anestetizzato dal lao-lao e quindi resisto virilmente senza emettere un grido, mentre cerco invano di divincolarmi dalla sua presa d'acciaio. I galli assistono compiaciuti, pensando a quando tra un paio d'ore mi sveglieranno con le loro grida irritanti.
Credevo di essere massaggiato dalle sue manine morbide... |
...e invece sono caduto sotto i colpi di una così! |
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